La “distorsione”, genericamente, è la perdita momentanea ed incompleta dei rapporti articolari fra due capi ossei, solitamente a causa di un evento traumatico. La distorsione della caviglia è la perdita dei rapporti articolari tra le parti inferiori (distali) delle ossa lunghe della gamba, tibia e perone, e il primo osso del piede, l’ astragalo o talo: tale tipologia di distorsione prende il nome di “distorsione Tibio Tarsica” (vedi Figura 1):
Questa distorsione è una tra le più frequenti nello sport, (soprattutto Pallavolo, Basket e Calcio) e nella vita quotidiana: può infatti verificarsi a chiunque nel corso di una normale attività motoria. La motivazione di tanta frequenza va ricercata nell’anatomia di questa articolazione su cui pesa l’intero peso corporeo, e soprattutto nei movimenti che tale articolazione permette.
Tipi di lesioni possibili:
Semplificando, le distorsioni di caviglia possono essere suddivise in Distorsioni laterali (in assoluto la stragrande maggioranza), e Distorsioni mediali. Nei casi più semplici non ci sono lesioni associate, ma nelle distorsioni di media e grande entità sono possibili, oltre a lesioni dei legamenti, lesioni dei tendini e fratture ossee (spesso distacchi parcellari). Come detto, Il meccanismo distorsivo laterale della Caviglia è quello di comune riscontro, in cui il piede tende a portarsi in un movimento di varo-equinismo forzato. (Vedi Figura 2)
Fattori predisponenti alla distorsione della caviglia:
Sono molte le cause che possono favorire le distorsioni: cause morfologiche e funzionali (lassità capsulo-legamentosa, predisposizione costituzionale, sovrappeso, dismetrie e anomalie assiali dell’arto inferiore, squilibri posturali, alterazioni dell’appoggio, anomalie del retropiede, squilibri muscolari, alterazioni e disturbi propriocettivi ecc.); cause extra-funzionali: calzature non idonee, terreni irregolari, (ad es. fangosi o ghiacciati), sforzo tecnico non congruo (sovradosato) all’apparato osteomuscolare che l’ha effettuato.
Sintomi di una distorsione alla caviglia:
Come detto, una distorsione della caviglia può capitare a qualunque individuo, in qualunque momento della deambulazione, facendo le scale, oppure durante una corsa. In base al meccanismo distorsivo i sintomi possono essere lievi, o altamente invalidanti. Il primo sintomo è naturalmente il dolore acuto, che può irradiare al piede, al calcagno o più in alto alla gamba. Se la distorsione è di una certa entità, si apprezza quasi immediatamente un gonfiore (edema), che avvolge l’articolazione sia nel comparto interno che esterno, quasi sempre associato ad un calore oggettivo (ipertermia locale).
Può comparire (ma non necessariamente) una tumefazione (livido) con ematoma, che può essere lieve, fino ad estendersi su tutta l’area della lesione. La velocità e l’estensione della comparsa di questo ematoma, ma in genere di tutti i sintomi descritti, sono considerati indice della gravità dell’evento traumatico. La presenza di tumefazione indica una lesione che va comunque indagata alla ricerca di eventuali lesioni annesse (Vedi Parte 2).
La Distorsione della caviglia viene generalmente classificata in tre livelli di grado a seconda della gravità: distorsione di grado 1: lesione moderata/stiramento di un legamento, presenza di tumefazione e dolore, ipertermia assente o moderata, nessuna impotenza funzionale o instabilità; distorsione di grado 2: lesione parziale di uno o più legamenti, tumefazione, dolore, ipertermia moderata, instabilità articolare; lesione di grado 3: lesione totale di uno o più legamenti, tumefazione, dolore, grave instabilità articolare, ipertermia, impotenza funzionale.
dott. Lorenzo Buonadonna, Fisioterapista – dott. Roberto Dente, Medico Fisiatra